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Maurice Emmanuel

Biografia (1862 – 1938)


Originario della Champagne - nasce il 2 maggio 1862 a Bar-sur-Aube - Maurice Emmanuel arriva con la sua famiglia a Beaune all'età di 7 anni: sua zia Louise Jardeaux lavorava come religiosa ospedaliera all'Hôtel-Dieu.

Le sue prime emozioni musicali: il rumore ritmico della macchina Marinoni di suo nonno tipografo e più tardi, le fanfare, i canti dei vendemmiatori nella Côte d'Or, gli organi di Notre-Dame di Beaune et di San Benigno a Digione.

Provinciale «salito a Parigi», con modeste risorse, studia al Conservatorio le varie discipline musicali - interessandosi anche alle scienze umane (latino, greco, letteratura, filosofia) e alle scienze (geografia, geologia, scienze naturali). Acquisisce così una vasta cultura generale.

Compone fin da giovane opere rivoluzionarie per l'epoca che lasciano sgomento il suo maestro Léo Delibes: lo rimprovera di voler riformare la musica. Emmanuel lascia allora il Conservatorio nel 1890 per impegnarsi alla Sorbona con una tesi  sulla Danza greca antica che farà molto discutere. Per ridare vita agli antichi danzatori greci, ricorre alla cronofotografia di Etienne-Jules Marey e presenta un « film » alla commissione.

Come costruire una «carriera»? Emmanuel si scontra con molte difficoltà e subisce più sconfitte: gli sfugge per due volte un posto come professore di storia della musica al Collège de France; nonostante gli appoggi eminenti, nessun posto al Conservatorio né all'Università. Dopo una missione nei conservatori e nelle università di Germania e Austria nel 1897 dove studia - su ordine del Ministero dell'Istruzione pubblica - il loro funzionamento, insegna storia dell'arte al Liceo Racine et Lamartine.

Nel 1904, ottiene finalmente il posto di maestro di cappella a Santa Clotilde a Parigi: desideroso di «alzare il livello» delle celebrazioni liturgiche, suscita l'ostilità della borghesia del 7° arrondissement. Disgustato da questi fastidi, si dimette nel 1907. È solo nel 1909, all'età di 47 anni, che succede - questa volta trionfalmente - al suo maestro Louis-Albert Bourgault-Ducoudray alla cattedra di Storia della musica del Conservatorio di Parigi. Eserciterà fino al 1936.

Apprezzato e amato da molti allievi (Olivier Messiaen, Henri Dutilleux, Jehan Alain, Elsa Barraine, Yvonne Lefébure, Robert Casadesus, Jean Rivier, etc.), riconosciuto dai suoi pari (Gabriel Pierné, Paul Dukas, Charles Koechlin, Gustave Charpentier, Alfred Bruneau...), muore il 14 dicembre 1938 a Parigi. Nel 1947, LA REVUE MUSICALE gli rende omaggio con un un numero speciale. Gli sforzi di suo figlio Frank Emmanuel nel perpetuare la sua opera e la sua memoria portano qualche frutto, ma è necessario ancora un gran lavoro per far sì che Emmanuel occupi un posto duraturo nel patrimonio e nel repertorio musicale del XX secolo.  

 
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